Progetto in rete sui temi dell'immigrazione condotto dalle scuole: IISS "STENIO" (scuola capofila) e LICEO SCIENTIFICO "N. PALMERI" di Termini Imerese (PA); IISS "G. UGDULENA" sezione LICEO DELLE SCIENZE UMANE di Caccamo (PA). Anno scolastico 2013/14
sabato 12 aprile 2014
Papa Francesco a Lampedusa (di Sonia Scaccianoce)
Prima di scendere sul molo di Lampedusa, ha deposto in mare una corona di fiori per ricordare i migranti morti in mare. Papa Francesco ha inaugurato così la sua prima visita nell'isola, dove lo attendeva una folla di diecimila persone. E' stata proprio la notizia degli immigrati morti in quel mare che,invece di essere una via di speranza, si è trasformato in un luogo di morte, ad averlo spinto a scegliere Lampedusa come meta della sua prima visita. Arrivato a Lampedusa, nella tarda mattinata di lunedì, alla visita del papa non erano presenti le autorità, tranne il sindaco Giusi Nicolini.
Al suo arrivo a Punta Favaloro è iniziata la messa, durante la quale il Pontefice si è scagliato contro «la globalizzazione dell'indifferenza» e la società «che ha dimenticato l'esperienza del piangere». Si è poi rivolto agli immigrati musulmani, salutandoli con l'espressione dialettale lampedusana «o' scià» (che significa «o fiato») e assicurando che la Chiesa è vicina a loro nella ricerca di una vita dignitosa per se stessi e per le famiglie.
Dopo la messa, Papa Francesco ha raggiunto la parrocchia di San Gerlando, dove ha incontrato alcuni migranti e un gruppo di cittadini di Lampedusa. Uscendo dalla chiesa, il Pontefice ha salutato i lampedusani, chiedendo loro di «proseguire in questo atteggiamento tanto umano quanto cristiano».
«Ora Lampedusa non è più l'ultima frontiera d'Italia ma la prima tappa del primo viaggio del Papa, mi auguro che la sua visita aiuti tutti a prendere consapevolezza della responsabilità e della necessità di accogliere», ha commentato il sindaco di Lampedusa.
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