“Un calcio all'indifferenza: calciatori senza frontiere” è
il titolo che abbiamo scelto per il torneo tenutosi al baretto di
Termini Imerese, sabato 15 Marzo, che ha coinvolto gli studenti degli
Istituti superiori ed alcuni ragazzi della casa famiglia “Sant'Anna”,
provenienti da Eritrea, Ghana, Gambia e Somalia.
Quaranta giocatori si sono affrontati, divisi in otto squadre, mentre
il resto dei partecipanti al progetto si è occupato delle interviste ai
giocatori e alla mediatrice culturale Saida, delle foto e delle riprese.
Alla fine della mattinata abbiamo pranzato tutti insieme.
Ciò che ci è rimasto di quel pranzo è difficile da esprimere a parole,
è stata un'emozione indescrivibile vedere dei ragazzi, alcuni dei quali
avevano la nostra età, inizialmente guardare verso di noi intimiditi e
subito dopo mettersi a suonare con una gioia nel cuore quasi
inspiegabile, come se nella musica essi trovassero una via di fuga, una
sorta di tranquillità.
L'entusiasmo che ci ha accompagnato durante tutta la giornata, tutto
ciò che ci è stato trasmesso direttamente ed indirettamente, osservando
gli occhi ed i sorrisi di ognuno di quei ragazzi, rimarrà sempre
custodito dentro di noi come una delle più significative esperienze
della nostra vita.
Un
torneo di calcio ha unito cinque diversi paesi: Eritrea, Ghana, Gambia,
Somalia, Italia. Ognuno di questi ha condiviso qualcosa con l'altro:
emozioni, musica, esperienze, passioni.
Alla
fine credo che una domanda sorga spontanea nel cuore di tutti: perchè
nulla può essere semplice e bello come una partita o come la musica?
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