lunedì 14 aprile 2014

I media e gli immigrati (di Maria Di Carlo)

Tutte le conoscenze e le informazioni riguardanti la nostra società ci sono fornite dai media. Essi ci portano ad ascoltare e a riflettere su fatti e problematiche riguardanti tutto il mondo.
I media inoltre hanno il potere di influenzare il nostro modo di pensare e leggere le notizie, grazie a dei meccanismi come l’euristica (meccanismo di semplificazione della conoscenza della realtà) che, insieme agli stereotipi, all'enfasi e alla ripetitività, ci portano a modificare la nostra percezione del reale e ad adottare un punto di vista omogeneo. Si tende a considerare più probabile un evento se è facile da ricordare o da richiamare alla memoria (euristica della disponibilità o dell’accessibilità).
Questo comporta che l' insistere da parte dei media sempre sulle stesse categorie di persone, per esempio gli immigrati, determini errate convinzioni sulla probabilità che siano sempre essi a causare problemi e a commettere delitti.
Un esempio di tale influenza possono essere le notizie di cronaca nera fornite dai media in occasione del delitto di Novi Ligure; inizialmente affermavano che il delitto fosse stato commesso da immigrati albanesi, dopo un po’ di tempo, si scoprì che tale delitto era stato commesso da un membro della famiglia e non da immigrati.
Tuttavia si continua ancora a credere che molti crimini violenti siano,  per la maggior parte delle volte, commessi da immigrati e non da italiani.

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